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IN LIBRERIA - IL LAICO IMPERTINENTE - Michele Martelli - Manifestolibri

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"Senza la laicità, la democrazia è una scatola vuota"

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sabato 20 settembre 2008

UN ANTICO SAGGIO

«Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che di Dio», così diceva un antico saggio. Oggi, che i saggi non esistono più, qualcuno ha dimenticato quelle parole.
Qualcuno ha dimenticato che Dio è soprattutto una risposta intima e personale alla paura del nulla, è una difesa mentale contro gli spettri della morte e del dolore. Non un’arma politica. Qualcuno ha dimenticato che la confusione tra religione e politica ha fatto scorrere nella storia fiumi di sangue: massacri, guerre, inquisizioni.
Qualcuno ha dimenticato che in uno Stato democratico le leggi vengono dal libero confronto fra le opinioni degli uomini, non da Verità assolute dettate da presunti portavoce di Dio.
Lo scopo dei laici non deve essere distruggere la fede; bensì smascherare chi nel nome di Dio conduce battaglie politiche, chi usa Dio per cercare di imporre il proprio diktat su Stati e parlamenti, costringendo anche chi non crede a conformarsi alle scelte di vita di chi crede.
Ma un’altra Chiesa è possibile.
Una Chiesa aperta e pluralista, che si cura dei diversi, dei deboli, degli ultimi. Perché accanto al Dio del potere, dogmatico e arrogante, esiste un Dio debole e impotente, disarmato e amorevole. Il Dio di una Chiesa che svolge il suo ruolo nella società civile senza pretendere di ispirare, orientare e dirigere l’attività legiferante di governi e parlamenti in nome di presunte e incontestabili Verità assolute.
Il Dio di una Chiesa che non si lascia ingannare da scelte teocratiche e totalitarie. «Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che di Dio».
Bisognerebbe dare più ascolto agli antichi saggi.
Michele Martelli

«Ma perchè il Vangelo non dice mai se

Cristo ridesse?», chiesi senza una buona

ragione.

«Sono state legioni a domandarsi se Cristo

abbia riso. Credo che non abbia mai riso

perchè, onniscente come doveva essere il

figlio di Dio, sapeva cosa avremmo fatto

noi cristiani...»


Umberto Eco


Michele Martelli
Michele Martelli
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